lunedì 23 maggio 2011

THE GREEN HORNET - L’ECCEZIONE ALLA REGOLA

A differenza della stragrande maggioranza dei supereroi, che partono dal fumetto, per poi approdare al cinema o in tv, The Green Hornet(Il Calabrone Verde), ha avuto una diffusione mediatica esattamente al contrario, essendo la carta stampata, l’ultima tappa del personaggio. The Green Hornet nasce nel 1936, dalla fantasia di Gorge W. Trendle e Fran Striker, per una fiction radiofonica dal successo immediato, durato per oltre 15 anni (la sigla, ovvero il “Volo del Calabrone” di Nikolaj Rimskij Korsakov, è divenuta un vero e proprio cult). Si narrano le avventure di Britt Reid, editore del quotidiano Sentinel, che di notte però, nei panni di Green Hornet(giacca, cravatta, soprabito e cappello fedora, tutti di colore verde, e sul volto maschera del medesimo colore con al centro lo stemma del calabrone, mentre quella del figlio avrà gli stessi occhi dell’insetto di cui porta il nome), armato di una pistola lancia-dardi, combatte il crimine, fingendo di esserne uno fra i più cinici esponenti. Fedele alleato è il suo autista e servitore Kato, esperto in ogni forma di combattimento corpo a corpo. Il loro mezzo di trasporto è la splendida Black Beauty, auto dotata di numerosi e letali accessori. Considerato l’esito così positivo, The Green Hornet passa al grande schermo col lungometraggio “The Green Hornet” nel 1940, ed il sequel, “The Green Hornet Strikes Again!”, l’anno seguente. Sempre nel 1940, forte del successo cinematografico, viene pubblicata la prima serie a fumetti, Green Hornet Comics, edita dall’Helnit Comics e scritta da Fran Striker, che durerà solo sei numeri, ripresa però mesi dopo dall’Harvey Comics, proseguendo fino al 1949, con ben 47 numeri. Segue un lungo periodo di silenzio, che ha termine nel 1966. In quell’anno, visto il successo della serie tv dedicata a Batman e Robin, l’ABC tentò un progetto simile anche per The Green Hornet, producendo 26 episodi. A indossare la maschera del Calabrone Verde sarà Van Williams, mentre Kato verrà interpretato dal maestro di arti marziali Bruce Lee, per il quale la serie in questione, rappresenterà il trampolino di lancio verso il firmamento di Hollywood. Pur avendo il merito di trattare temi fino ad allora considerati tabù, come droga e crimine organizzato, il favore del pubblico non fu quello sperato, e la prima stagione restò anche l’unica. Nuovamente un lungo periodo di silenzio, interrotto nel 1989 dalla Now Comics, che racchiuse tutte le avventure del personaggio, dalla radio al cinema, dai fumetti al programma televisivo, in un’unica saga, proseguita per 54 numeri fino al 1995. Il 28 gennaio 2011 è uscito nelle sale cinematografiche italiane, l’ultimo film dedicato all’eroe, dal titolo “The Green Hornet”, ad alto budget e disponibile anche in 3D, diretto dal regista francese Michel Grondy, con Seth Rogen nel ruolo di Green Hornet, mentre Jay Chou interpreta Kato, Cameron Diaz la criminologa Lenore Case, e Cristoph Waltz è il cattivo di turno, la cui interpretazione inizialmente era prevista per Nicolas Cage. Assolutamente da segnalare, la raccolta pubblicata dalla Panini Comics, su concessione della Dynamite Entertainment, che dal 2009 detiene i diritti di pubblicazione, dal titolo “I peccati del padre”, dove il costume di Green Hornet graverà sulle spalle del figlio, forse ancora acerbo per raccogliere una così pesante eredità. La storia è scritta da Kevin Smith, regista della commedia di culto “Clerks”, coadiuvato dai disegni di Phil Hester e Jonathan Lau. La sceneggiatura in realtà, era già pronta dal 2004, e doveva essere utilizzata per l’uscita di un film, ma la produzione non la ritenne idonea. Che avesse torto o ragione, il fumetto è sensazionale, denso di scene d’azione davvero emozionanti. The Green Hornet, sia pure con alterne vicende, rappresenta, insieme a The Phantom di Lee Falk, uno degli eroi mascherati più longevi, ma forse, proprio in questi tempi, in cui i giustizieri metropolitani destano grande interesse, potrebbe trovare la sua collocazione ideale. Per adesso è tutto. Auguro buon fumetto a tutti!

martedì 3 maggio 2011

SUPERIOR-L’EREDE MARVEL DI SUPERMAN

Dopo Hyperion dello Squadrone Supremo, e Prime, anche l’autore scozzese Mark Millar, supportato dai disegni di Leinil Francis You, si è cimentato nel creare, una propria versione di Superman, pubblicata dalla Icon Comics, etichetta “creator-owned(dove cioè i diritti d’autore restano ai creatori del fumetto)” della Marvel Comics, il cui nome, Superior, è già di per sé, una sintesi esaustiva delle sue caratteristiche. Mark Millar, da sempre un affezionato fan del kryptoniano, evitando in tutti i modi di dar vita ad una sua pallida imitazione, ne ha fornito invece una traduzione moderna e realistica, senza però abbandonare l’elemento fantastico, tipico della casa editrice. Un giorno un alieno, fa visita a Simon Pooni, un bambino affetto da sclerosi multipla, offrendogli la possibilità, di veder realizzato un suo desiderio. Simon chiederà di diventare come il suo supereroe preferito, da sempre ammirato al cinema. Da quel momento, il fanciullo e Superior, diventeranno un unico essere, dai poteri praticamente illimitati. L’idea di concedere una possibilità di riscatto, ad un individuo dalla salute così precaria, è un omaggio a Cristopher Reeve, che rese Superman un grande successo cinematografico ma, a causa di una caduta da cavallo, perse definitivamente l’uso delle gambe. Mark Millar, fu molto scosso, nel vedere le immagini, che ritraevano l’attore prima nei panni di Superman, vigoroso ed aitante, poi bloccato su di una sedia a rotelle, così nel fumetto, ha narrato la situazione diametralmente opposta, dove un infermo, si trasforma in un essere invincibile. Il nome dell’alter-ego umano di Superior, è il risultato di un’asta organizzata su eBay dallo stesso Mark Millar, e a vincere è stato proprio un certo Simon Pooni, che ha donato la somma di 3100 sterline, destinate all’acquisto di un minibus, che trasporterà i bambini della scuola, in cui lavora il dottor Bobby Millar, fratello dell’autore. Il fumetto, per il momento, consiste in una miniserie di sei numeri, partita nell’ottobre 2010, densa di sequenze d’azione davvero avvincenti. Superior, in definitiva, rappresenta il tentativo di rendere tuttora attuale, un’icona del fumetto supereroistico mondiale, ovvero Superman, nei confronti del quale però, Superior risulta decisamente ancorato ai nostri tempi. Per adesso è tutto. Auguro buon fumetto a tutti!

domenica 1 maggio 2011

MARVEL E DC: BUON COMPLEANNO!

E’ il caso di dirlo, dato che le due case editrici di fumetti, più famose al mondo, ovvero Marvel Comics e Dc Comics, festeggiano la bellezza di 50 anni. La prima il compleanno della sua fondazione, la seconda invece, l’anniversario delle avventure, appartenenti al primo team di supereroi, ad essere mai apparso sulla carta stampata, e cioè la gloriosa JSA(Justice Society of America). Entrambe hanno deciso di celebrare, il lustro tanto ragguardevole, con pubblicazioni a dir poco straordinarie.
Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, grazie alla collaborazione con la Panini Comics, che possiede l’esclusiva su tutti gli albi della Marvel, proporranno in tutte le edicole, dal 9 maggio e con cadenza settimanale, una collana dal titolo Supereroi-Le leggende Marvel. L’iniziativa prevede ben 30 volumi ricchi di contenuti extra, di cui 5 sono già pronti per essere sfornati. I titoli sono:
Secret Invasion;
Thor-Il cerchio si chiude;
Spider-Man-Nuovi modi per morire;
X-Men-Ghost box;
Capitan America-Rinato.
E’ senza dubbio un’occasione d’oro, per chiunque voglia impreziosire, in modo determinante, la propria collezione.
Per onorare adeguatamente, la più antica compagine di superpaladini del mondo dei fumetti, creata nel 1940 da Sheldon Mayer e Gardner Fox, la Dc Comics non è stata da meno, e ha deciso di dedicare alla JSA, un fumetto di 56 pagine in(udite bene!) formato gigante, proprio come alcune pubblicazioni della mitica Editoriale Corno negli anni settanta in Italia(chi ama i fumetti ed appartiene alla mia generazione, senz’altro li ricorda con grande nostalgia!). E’ giusto segnalare un appunto: la serie in questione, per varie ragioni, ha subito nel tempo diverse interruzioni, pertanto i 50 anni, non vanno calcolati a partire dalla nascita, ma considerando quelli effettivi della sua pubblicazione. Non so voi, ma io non vedo l’ora, che il fumettone arrivi in Italia!
Per adesso è tutto. Auguro buon fumetto a tutti!