sabato 4 maggio 2019

IL FASCINO DEL CATTIVO

Sempre più interesse nell'ambito dei cinecomic, riscuotono i villain, ovvero i cosiddetti "cattivi", non solo se rappresentano il male allo stato puro, ma anche quando si sforzano, a volte con esilerante goffaggine, di fare del bene, passando idealmente dall'altro lato della barricata. Se parliamo di criminali decisamente ostinati, l'esempio più autorevole, a mio parere, rimane il Joker, la cui follia e perversione sono state magistralmente messe in risalto, da attori del calibro di Jack Nicholson e Heath Ledger, mentre nel prossimo futuro, Joaquin Phoenix si appresta a interpretarlo in una pellicola che lo vede come protagonista assoluto. È del resto un'abitudine ormai consolidata, affidare il ruolo di antagonista ad autentiche star del cinema mainstream. Ricordiamo Gene Hackman impersonare Lex Luthor nel primo (e a mio parere il migliore) film dedicato a Superman. Non dimentichiamo poi Willem Dafoe nelle vesti di Goblin in Spider-Man, o Alfred Molina in quelle del Doctor Octopus nel sequel. C'è poi Jeff Bridges, che ricordiamo come Obadiah Stane in Iron Man e Mickey Rourke, artisticamente risorto dalle ceneri, nel sequel dove, nella parte di Whiplash, assesta potenti colpi a Tony Stark con le sue fruste elettriche. Ad alcuni di loro però, ci si affeziona a tal punto, da sentirne la mancanza e volerli rivedere al più presto. E in questo caso, mi viene subito in mente Loki (Tom Hiddleston), il fratello malvagio di Thor, ma che ben presto scopriamo in possesso, di un suo personale codice d'onore. Occupandoci invece dei "cattivi" che si cimentano a fare i "buoni", la prova più impegnativa ci viene data da Suicide Squad, dove un gruppo di superavanzi di galera, sotto il rigido controllo di un agente governativo, si ritrova ad affrontare missioni ad altissimo rischio. Ma anche il piccolo schermo non resta indifferente a questa crescente attenzione. Ed ecco arrivare Lucifer, fumetto targato Vertigo, trasformato in una serie tv di successo dalla Fox per le prime tre stagioni e Netflix per la quarta (in onda a partire dall'8 maggio), dopo la grande insistenza dei fan, manifestata attraverso i social network. Stavolta abbiamo a che fare col re degli inferi, ma una volta giunto sulla Terra, vedrà vacillare molte sue certezze e l'arrogante edonismo che lo contraddistingue, verrà profondamente ridimensionato. Si può presumere che, osservando questi personaggi nel loro tentativo di fare del bene, si possa scorgere un barlume di speranza per una possibile redenzione, sufficiente ad alimentare una certa simpatia e conseguente apprensione per le vicissitudini a cui sono sottoposti. Tornando invece agli spietati più irriducibili, ciò che può destare interesse è il loro progressivo inabissamento morale, con l'inevitabile parabola discendente a cui è destinata la loro esistenza. Entrambi i casi comunque, rappresentano una buona ragione, per incentivare ulteriori investimenti, da parte delle major cinematografiche, motivate così a proseguire anche con questo specifico filone narrativo, che si aggiunge alla funzione storica del villain, ovvero definire il carattere e la portata dell'eroe protagonista. Alla prossima. Auguro, come sempre, buon fumetto a tutti!